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Sollevata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 42bis del T.U.E

Le Sezioni unite della Corte di Cassazione, ordinanza n. 442 del 13 gennaio 2014 – sollevando la relativa questione innanzi alla Corte costituzionale - hanno dichiarato rilevante e non manifestamente infondata la questione di costituzionalità dell’art. 42 bis del T.U. approvato con d.P.R. n. 327 del 2001 (introdotto dall’art. 34 del d.l. n. 98 del 2011, convertito nella legge n. 111 del 2011), che, in tema di utilizzazione senza titolo di un bene per scopi di interesse pubblico, ha introdotto una ipotesi di acquisizione sanante, perché irragionevole, lesiva dei principi di uguaglianza, di difesa, dei principi a tutela e garanzia della proprietà privata e di legalità dell’azione amministrativa, nonché per contrasto con l’art. 117 Cost. in relazione all’art. 6 e all’art. 1 del I prot. add. CEDU e con il principio del giusto processo.
Relativamente a tale questione, è evidente che, in attesa della pronuncia della Corte Costituzionale, è pacifica l’applicabilità del menzionato istituto introdotto dall’art. 42bis del T.U.E.
Restano, pertanto, confermate le indicazioni operative descritte nell’apposita guida operativa disponibile per gli utenti del sito (Guida n. 10 - Procedimento per l'acquisizione di beni utilizzati, senza titolo, per scopi di interesse pubblico, di cui all'art 42bis del Testo Unico sulle espropriazioni).

Ultimo aggiornamento: 23/01/2014

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