La sentenza richiamata afferma che in caso di occupazione acquisitiva di un bene (trasformato irreversibilmente in opera pubblica) la determinazione dell’indennità da parte dell’espropriante costituisce riconoscimento del diritto dell’ex proprietario al ristoro e atto interruttivo della eventuale prescrizione del diritto dell’ex proprietario. In particolare l’Alta Corte afferma che, verificatasi l’occupazione acquisitiva in assenza di emissione del decreto di esproprio, quando l’espropriante intenda procedere tuttavia alla determinazione dell’indennità di esproprio, ovvero di altro indennizzo, i suddetti atti, costituendo in ogni caso il riconoscimento del diritto dell’ex proprietario ad un ristoro patrimoniale, e non potendo che incidere sull’unico diritto spettante all’ex proprietario del fondo, e cioè sul diritto al risarcimento dei danni per la definitiva perdita della proprietà del suolo destinato alla realizzazione dell’opera pubblica, si configurano come atti interruttivi della prescrizione del diritto al risarcimento dei danni derivanti dalla perdita del diritto dominicale, ovvero quale rinuncia definitiva a farla valere ove interamente maturata.
Vedi anche:
-
Offerta speciale EsproSit
Dalla collaborazione con Siteco Informatica nasce Espro-SIT LT, la soluzione chiavi in mano per la procedura espropriativa » vai
-
Monitoraggio dell'attività giurisprudenziale
La sezione giurisprudenza ti informa
sulla giurisprudenza in materia, orientata secondo le singole fasi procedimentali.
-
Quesiti personalizzati
I nostri esperti possono rispondere a tutti i vostri dubbi per problematiche specifiche o nei casi di difficile
soluzione.
|
|