Il procedimento descritto con la presente guida può essere svolto, in alternativa al procedimento ordinario di esproprio, in tutti i casi in cui, regolarmente dichiarata la pubblica utilità, le opere da realizzare possono essere riconosciute urgenti, in applicazione della disposizione di cui all’art. 22bis (Occupazione d’urgenza preordinata all’espropriazione ) o di leggi regionali che, integrando la legge statale, definiscono urgenti “ope legis” alcune categorie di opere . In tale caso, infatti, può essere svolto il procedimento semplificato in oggetto che consente di disporre del bene in un tempo di circa 30/45 giorni dalla dichiarazione di pubblica utilità, molto inferiore a quello necessario per completare il procedimento ordinario, con il quale la disponibilità del terreno si ha solo con l’emissione ed esecuzione del decreto di espropriazione (svolgibile in un tempo medio di 100/150 giorni) L’emissione del decreto di occupazione d’urgenza non pregiudica la possibilità di negoziare accordi di cessione volontaria, che l’art. 45 del T.U.E. consente di stipulare anche nel corso del procedimento urgente, fino a quando non sia stato emesso il decreto di espropriazione definitiva.
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